martedì 12 dicembre 2017

DDT Indoor - Disc'o'ver CUS Verona SOTG Winner

Il miglior modo per festeggiare il lavoro sin qui svolto dai ragazzi dei Discover è sicuramente quello di vincere un premio, in questo caso lo Spirit Of The Game, durante il DDT - Dolomites Disc Tournament Indoor di Pergine Valsugana (TN), svoltosi gli scorsi 9 e 10 dicembre.

Dev'essere allora sembrato meno pesante il lento ritorno nella neve, grazie a una prestazione che forse non rispecchia del tutto l'andamento del torneo - sedicesimi su sedici squadre - in quanto ha visto pareggi notevoli con squadre di comprovata esperienza e sconfitte sempre combattute fino alla fine.
Proprio quedta instancabile voglia di imparare e confrontarsi ha fatto sì che i Discover abbiano potuto vantare la vittoria del premio per lo SOTG, con ben 14 punti di distacco dalla seconda squadra in classifica. L'entusiasmo e la voglia di esserci, credendo che ogni meta è importante, sono sicuramente gli aspetti che hanno inciso maggiormente sulle impressioni degli avversari, aspetti utili anche a giustificare un alto punteggio nelle votazioni dello SOTG; ma è interessante osservare che non sempre una squadra appena nata riesce a portare in campo quella determinazione e quell'ascolto più comunemente riscontrabili in gruppi sportivi di maggior esperienza. Sono segnali importanti di metodo e scuola, che vogliono essere i fondamenti sportivi ed etici del prossimo futuro frisbistico veronese.

I ragazzi allenati da Alessandro Berti (anche giocatore in questo torneo) e Gianmarco Pozzato hanno saputo mettere in campo disciplina e umiltà, apprendendo che senza queste due fondamentali caratteristiche il campo non perdona. La formazione che si è presentata a Pergine vede diversi nuovi atleti tesserati da pochi mesi per la stagione 2017/2018 e ha conosciuto la competizione indoor per la prima volta proprio durante la trasferta trentina, dimostrando di aver fatto un'esperienza necessaria e indiscutibilmente formativa. Il gioco indoor è molto più veloce, con meno attese, passaggi giocati in spazi ridotti e, se da una parte questo può avvantaggiare le squadre con meno esperienza (sono richieste abilità di lancio con una media di molti meno metri, ad esempio), dall'altra può invece connotare fortemente una partita dal punto di vista psicologico, in quanto in un tempo molto ridotto (le partite duravano 23 minuti totali) non c'è tempo né possibilità di cali di concentrazione.
Da questa settimana si ritorna sulla terra dei campi di via Della Diga per macinare altre corse, altre mete, altri lanci e stabilire i nuovi obiettivi per i CIU 2018, che iniziano a febbraio.

domenica 3 dicembre 2017

International SOTG Day - A state of Mindfulness

Players must know the rules; be fair-minded and truthful; explain their viewpoint clearly and briefly; and allow opponents a reasonable chance to speak and resolve disputes as quickly as possible, using respectful language.*

Questi sono i capisaldi del concetto di Spirito del Gioco. Il concetto di Spirito del Gioco (SOTG - Spirit Of The Game) è la base teorica, l'ossatura, sulla quale è concepito il regolamento dell'Ultimate. Costruire il regolamento di uno sport partendo dal concetto di fairplay - in senso lato - è già di per sé una rivoluzione copernicana a livello non solo sportivo ma interdisciplinare; pensare a come lo SOTG potrebbe essere parte della vita tutti i giorni, forse, è voler costruire un'utopia ma, anche fosse, proprio in quanto utopia, rappresenterebbe un orizzonte di profondo significato per la vita di ogni giorno.

Pensando allora allo SOTG in questa sua Giornata Internazionale, che nasce con l'obiettivo di incoraggiare la discussione dei temi sullo Spirito e l'organizzazione di eventi formativi e promozionali sull'Ultimate, mi ha molto incuriosito notare come le voci dello SOTG sembrino concretizzazioni dei pensieri elaborati dalla Mindfulness, una tecnica psicologica di meditazione che si dimostra efficace per la sua semplicità e per la focalizzazione dell'intervento sul momento presente.

I giocatori devono conoscere le regole.
Essere ragionevoli e leali.
Spiegare il proprio punto di vista chiaramente e velocemente.
Permettere agli avversari di parlare e risolvere la discussione nel minor tempo possibile.
Usare un linguaggio rispettoso.

Nel modo di presentarle, nel loro aspetto formale, queste regole evocano essenzialità e durezza, ma i loro significati aprono a dimensioni di gentilezza e purezza. Già qui, nascono i primi paradossi sportivi. Ma anche le sfide. Nel voler unire questi principi alla pratica sportiva agonistica, incoraggiando l'agonismo e la performance, risulta automatica la funzione pedagogica dell'esercizio e della gara, del contesto di gruppo, che sostengono la responsabilità dell'apprendimento.

Allora, la cosa che sicuramente hanno in comune il SOTG e la Mindfulness, è l'attenzione al momento presente e il comportamento dell'individuo durante quel momento.
"Mindfulness significa prestare attenzione, ma in modo particolare:
a) con intenzione**": ci deve essere una volontà nel rispettare lo SOTG, nel decidere di aderire al sistema normativo indicato dalla comunità sportiva di riferimento. Aderire alle regole significa condividerne i valori, i fini, la ripartizione delle responsabilità.Tutte caratteristiche proprie anche dell'appartenenza a un gruppo;
"b) al momento presente**": nella gestione delle chiamate ogni giocatore ha poco - ma sufficiente - tempo per respirare, spiegarsi, chiedere il punto di vista dell'altro, ascoltarlo, considerare il confronto e fare la chiamata (BE CALM Strategy***). Le regole vogliono che si arrivi a una decisione entro un tempo massimo di quindici secondi. Il momento presente. Aderire alle regole e impratichirsi sulla gestione dei momenti di conflitto aiuta a rispettare i tempi di gioco e agevola i processi di chiarimento tra i giocatori;
"c) in modo non giudicante**": non vi sono figure terze alle quali è demantata la gestione delle decisioni sul regolamento, quella responsabilità è equamente divisa sui 14 in campo e sulle squadre contendenti in generale. L'applicazione di una regola non sarebbe possibile nei termini previsti se avvenisse sulla base di preconcetti, giudizi personali, visioni campaniliste. Al di là delle ovvie critiche - è infatti un dato oggettivo che l'andamento della partita subisca interventi a causa della "parte umana", i giocatori non sono robot - è indubbio l'effetto arricchente che l'approccio imparziale ed equalitario alla gara riversa su ognuno dei presenti in campo. Ma, se letto dal punto di vista della Mindfulness, oserei dire quasi curativo.

Lo SOTG e l'Ultimate forse non cambieranno il mondo, forse, ma potrebbero aiutare a vivere meglio?



* http://spiritofthegameday.org/
** http://www.mindfulnessitalia.it/cose/
*** http://www.wfdf.org/sotg/about-sotg/77-be-calm-strategy